L’OTTETTO DI SCHUBERT

Auditorium Flaiano – ore 19

L’OTTETTO DI SCHUBERT

UNA SCINTILLA DIVINA

Mirei Yamada violino

Alessandro Oliva, violino

Gerardo Vitale viola

Andrea Agostinelli, violoncello

Daniele Rosi, contrabbasso

Nadia Bortolamedi, clarinetto

Andrea Caretta, corno

Carmen Maccarini, fagotto

Programma

F. Schubert

Ottetto in fa maggiore op. 166 D.803

Schubert era 27 anni più giovane di Beethoven e si trovò a vivere nella stessa Vienna in cui quest’ultimo pian piano raggiungeva l’apice del successo confermato dalle migliaia di persone che parteciparono al suo funerale nel 1827, anno in cui venne eseguito per la prima volta il bellissimo Ottetto di Schubert.
È bene contestualizzare la nascita di quest’opera per comprenderne l’origine, che risale infatti ad un suo illustre predecessore, il settimino op. 20 di Beethoven, opera molto popolare nella Vienna dell’epoca. Fu proprio in netto riferimento all’opera beethoveniana che venne commissionato a Schubert quest’ottetto con esplicita clausola che fosse “esattamente come il Settimino di Beethoven”. Se è vero che il nostro aggiunse un violino all’organico, tuttavia ritroviamo inalterato il numero dei movimenti, il loro ordine secondo la forma del divertimento, ma all’ascolto è impossibile non riconoscere i tratti distintivi e lirici dello stile compositivo di Schubert che con quest’opera tocca vette altissime del repertorio cameristico.

Mirei Yamada violino

Alessandro Oliva, violino

Gerardo Vitale viola

Andrea Agostinelli, violoncello

Daniele Rosi, contrabbasso

Nadia Bortolamedi, clarinetto

Andrea Caretta, corno

Carmen Maccarini, fagotto

Programma

F. Schubert

Ottetto in fa maggiore op. 166 D.803

Schubert era 27 anni più giovane di Beethoven e si trovò a vivere nella stessa Vienna in cui quest’ultimo pian piano raggiungeva l’apice del successo confermato dalle migliaia di persone che parteciparono al suo funerale nel 1827, anno in cui venne eseguito per la prima volta il bellissimo Ottetto di Schubert.
È bene contestualizzare la nascita di quest’opera per comprenderne l’origine, che risale infatti ad un suo illustre predecessore, il settimino op. 20 di Beethoven, opera molto popolare nella Vienna dell’epoca. Fu proprio in netto riferimento all’opera beethoveniana che venne commissionato a Schubert quest’ottetto con esplicita clausola che fosse “esattamente come il Settimino di Beethoven”. Se è vero che il nostro aggiunse un violino all’organico, tuttavia ritroviamo inalterato il numero dei movimenti, il loro ordine secondo la forma del divertimento, ma all’ascolto è impossibile non riconoscere i tratti distintivi e lirici dello stile compositivo di Schubert che con quest’opera tocca vette altissime del repertorio cameristico.

BIGLIETTERIA
Biglietto intero 15 € | Biglietto ridotto 10 € | Ingresso gratuito under 14