Il Colibrì Ensemble

Il Colibrì Ensemble è l’Orchestra da Camera di Pescara attiva stabilmente nella città con una propria stagione concertistica.

Fondata nel 2013 da Andrea Gallo è composta da musicisti professionisti custodi di una preziosa esperienza acquisita lavorando in prestigiosi teatri e orchestre. È divenuta realtà grazie alla passione per la musica di Gina Barlafante, un medico e osteopata, moderno mecenate, che ne ha permesso la nascita sostenendola economicamente sia personalmente sia attraverso la sua Accademia l’AIOT (Accademia Italiana Osteopatia Tradizionale).

Il Colibrì ha all’attivo collaborazioni con musicisti provenienti da alcune tra le più prestigiose orchestre europee come i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, la Zürich Tonhalle Orchester, l’Orchestre des Champs-Élysées di Parigi, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e solisti quali Alexander Lonquich, Enrico Dindo, Sergio Azzolini, Anna Tifu, Francesca Dego, Giuseppe Gibboni, Calogero Palermo, Ivan Podyomov, Fabrizio Meloni, Andrea Oliva, Paolo Taballione, Francesco Di Rosa, Michele Campanella, Alessandro Moccia, Klaidi Sahatçi, Gilad Karni, Christophe Horak, Bruno Delepelaire, Felice Cusano.

Nel maggio 2018 è uscito il primo disco del Colibrì Ensemble realizzato insieme al pianista Alexander Lonquich per Odradek Records Schumann and Burgmüller.

Il Colibrì Ensemble è stato ospite in diverse stagioni concertistiche: nel 2016 ha inaugurato la stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata e nel 2017 ha realizzato un concerto presso la Fazioli Concert Hall insieme ad Alexander Lonquich come prima orchestra ad esibirsi in questa sala. Il Colibrì è stato più volte ospite degli Amici della Musica di Montegranaro insieme alla violinista Anna Tifu e con i Solisti dei Berliner Philharmoniker. Nel luglio 2018 l’orchestra è stata invitata alla 60a edizione del Festival Internazionale Gasparo Da Salò esibendosi nel concerto di chiusura insieme alla violinista Francesca Dego. L’Ensemble si esibisce anche in organici cameristici come in occasione del concerto presso il Gravedona Chamber Music Festival tenuto nell’agosto 2018. Il Colibrì è stato più di una volta ospite della stagione de La Riccitelli di Teramo, del Teatro dei Marsi di Avezzano, della Camerata Sulmonese, della Luigi Barbara di Pescara. Nel 2022 l’orchestra è stata invitata al Festiv’Alba realizzando presso l’anfiteatro di Alba Fucens un concerto tributo ad Ennio Morricone.

Non mancano le collaborazioni con compositori e la commissione di nuova musica; l’orchestra ha infatti esordito nel 2013 con la prima esecuzione assoluta di Inside Resonance Zone di Stefano Taglietti. Al 2015 risale al commissione al compositore Andrea Manzoli di Ogon per cinque archi e cinque fiati. Nel 2023 ha preso il via un particolare progetto con il Dipartimento di composizione del Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila.

Il Colibrì si esibisce senza direttore e ha al suo attivo diverse produzioni speciali che uniscono teatro, musica e arti visive spaziando attraverso differenti generi musicali.

L’organico comprende formazioni da camera, fino a raggiungere in veste sinfonica i sessanta elementi.

 


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La particolarità dell’orchestra, la favola e lo spirito del Colibrì

Il Colibrì Ensemble si propone come una nuova idea di orchestra prendendo nome ed ideali da una favola per bambini.

La favola del Colibrì suggerisce la partecipazione come forza propulsiva principale per raggiungere un nobile risultato. In questo senso non vi è esempio migliore di un’orchestra, in cui ognuno deve fare la sua parte intesa come impegno sul palco e ruolo nella partitura. Tutti sono indispensabili, tutti hanno bisogno l’uno dell’altro. Una delle prerogative dell’orchestra è infatti quella di essere vissuta non come un semplice luogo di lavoro, ma come un luogo di condivisione, di stimolanti rapporti sociali e culturali. Tutti sono chiamati a sentirsi parte di un progetto comune in nome della musica. I musicisti del Colibrì sanno di far parte di un’orchestra particolare, di doversi riconoscere in determinati ideali ed essere disposti a vivere un’esperienza diversa dal solito. L’aspetto umano è uno dei punti di forza dell’orchestra. I musicisti sono legati da ideali musicali ed etici condivisi. Questo fa sì che nei concerti si crei sul palco un’atmosfera particolare e coinvolgente. L’obiettivo comune è vivere profondamente la musica e le sue emozioni.