Un percorso nella nuova Stagione 2016-2017

Presentazione

Ho ancora una volta l’onore ed il privilegio di presentare la nuova stagione concertistica del Colibrì Ensemble. All’avvio del quarto anno vorrei fare un bilancio di questo primo periodo di attività: abbiamo ospitato musicisti prestigiosi con i quali l’orchestra è riuscita ad esprimere ancora meglio il proprio potenziale; si è ottenuta una maggiore partecipazione del pubblico con un aumento del numero degli abbonati e dei sostenitori; abbiamo inaugurato una nuova sede vissuta come una sorta di laboratorio creativo in cui le idee musicali prendono forma; siamo stati invitati a presentare i nostri concerti fuori regione iniziando quindi un percorso di sviluppo anche in ambito nazionale; abbiamo continuato con il coinvolgimento dei giovani attraverso i progetti didattici; è nata l’associazione “Amici del Colibrì” a sostegno dell’orchestra per iniziativa spontanea di alcuni sostenitori. Possiamo dire si tratti di un risultato davvero straordinario ottenuto grazie al grande lavoro della direzione artistica e del direttivo dell’Associazione Libera delle Arti, supportato dalla partecipazione attiva dei musicisti, del pubblico e dei sostenitori. Come presidente dell’orchestra non posso che essere orgogliosa di quanto realizzato e sono convinta che tutto ciò sia stato possibile soprattutto grazie all’enorme potere insito nella musica, un’energia in grado di coinvolgere, unire e condurre verso una continua evoluzione.

Gina Barlafante, Presidente Colibrì Ensemble

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Un percorso nella stagione

“Apriremo le danze” con un programma davvero scintillante! Sul palcoscenico uno dei musicisti più apprezzati dall’orchestra in questi primi anni di attività: Alessandro Moccia. Definirlo semplicemente violinista significherebbe davvero sminuire le grandi doti di concertatore, leader, musicista, e profondo conoscitore del repertorio che abbiamo già avuto modo di apprezzare lo scorso anno.  Ma “apriremo le danze” anche nel vero senso della parola avendo in programma la fantastica Settima Sinfonia di Beethoven che  Wagner così descrisse: “.. è l’apoteosi della danza: è la danza nella sua suprema essenza, la più beata attuazione del movimento del corpo quasi idealmente concentrato nei suoni. Beethoven nelle sue opere ha portato nella musica il corpo, attuando la fusione tra corpo e mente.”

Nel secondo appuntamento approdiamo al mondo di Schubert; la parola “mondo” credo evochi un’immagine tra le più adatte pensando alla vita, al particolare carattere, e alla genialità racchiusa nella sua musica. Questo universo musicale è custodito in uno dei suoi più alti capolavori, il Quintetto op.163, composizione scritta negli ultimi mesi di vita ed edita postuma. Dunque intitolare questo concerto “Il quintetto” è stato quasi un dovere!

A proposito di “mondi” nel terzo appuntamento ne troviamo due davvero distanti messi a confronto: Schönberg vs Wagner, due compositori che hanno fatto la storia della musica, due epoche differenti. Basti pensare che Schönberg aveva 4 anni quando Wagner compose il suo “Idillio” come regalo di compleanno per la moglie Cosima. Tuttavia entrambe sono opere mature, scritte negli ultimi anni di vita dei compositori, entrambe punti di arrivo di percorsi a loro modo rivoluzionari. Una, l’Idillio, composto in realtà proprio per un organico cameristico anche se fin troppo spesso eseguito con file monumentali di archi, l’altra scritta per grande orchestra e che, al contrario, assaporeremo in una versione particolarissima grazie all’orchestrazione di Hugh Collins Rice, compositore della Oxford University, studioso e specialista della musica seriale di Schönberg. Questa versione è stata eseguita per la prima volta a Vienna soltanto pochi mesi fa, nel febbraio 2016; si tratta dunque di una prima esecuzione italiana che siamo davvero fieri ed onorati di realizzare insieme alla pianista Pina Napolitano, pescarese dalla carriera internazionale che ha ultimamente dedicato il suo repertorio alla cosiddetta “seconda scuola di Vienna”.

E’ proprio parlando di “pescaresi nel mondo” che arriviamo al quarto concerto in cartellone che ha come protagonista l’eclettico musicista Paolo Russo con la sua Tangology, una suite di undici movimenti, un viaggio nel mondo del tango e nella sua storia. Con l’ormai consueta formula concerto + cena, nella particolare cornice dell’Aurum, ci perderemo ancora una volta nei sapori della “danza” che sarà proprio uno dei fili conduttori dell’intera stagione.

Con il nuovo anno saremo ancora una volta ospiti della storica Stagione Concertistica “L.Barbara” continuando la collaborazione iniziata lo scorso anno. In programma due capolavori molto legati tra loro che vedono due geni a confronto Mozart e Beethoven.

Dal colore dei “fiati e pianoforte” passiamo ora a quello degli “archi e pianoforte”. Siamo davvero onorati di poter ospitare l’Avos Quartet, un quartetto considerato dalla critica musicale come una delle massime espressioni giovanili del camerismo italiano. Eccellenti musicisti tra i quali la violinista Mirei Yamada, elemento di spicco della nostra orchestra.

Giungiamo quindi ad uno degli appuntamenti cardine della stagione, quello con un artista ormai “residente”: per la terza volta abbiamo il piacere di condividere il palcoscenico con il grande pianista Alexander Lonquich; un segnale del forte legame e della sintonia trovata con questo musicista. Sigilla tale rapporto una delle novità più importanti per il futuro dell’orchestra, ovvero la realizzazione di un progetto discografico con il Maestro, che comprenderà, tra gli altri, il concerto per pianoforte op. 54 di Schumann, un caposaldo della letteratura pianistica. In programma anche la Sinfonia n.2 di Burgmüller, compositore meno noto che ha tuttavia uno strettissimo legame con Schumann in quanto quest’ultimo contribuì a ritrovare la partitura e a completarne l’ultimo movimento.

A fine Febbraio, nel sabato prima di carnevale, non possiamo fare a meno di tuffarci nel mondo della fantasia per eccellenza, quello dei personaggi creati da Walt Disney, The Cartoonist; lui stesso si definì proprio così in uno dei primi biglietti da visita realizzati quando era ancora uno sconosciuto. Protagonisti sul palco un disegnatore, una voce recitante, una cantante insieme alle colonne sonore dei più famosi personaggi Disney orchestrate e arrangiate dal compositore Enrico Melozzi. Un appuntamento per adulti e bambini, un Music&Cartoon in linea con il Music&Tales della passata stagione.

Da sempre attenti alle nuove leve del concertismo italiano, quest’anno sarà la volta dello scintillante Paganini di Anna Tifu, una delle stelle del violinismo italiano lanciata ormai in una carriera internazionale. A contrasto con la melodia spensierata di Paganini,  l’energica e prorompente Quinta Sinfonia di Beethoven farà vibrare le pareti dell’Auditorium Flaiano.

Come detto poco fa la “danza” ricorre di frequente in questo cartellone di concerti e diventa ancora una volta protagonista in un particolarissimo appuntamento realizzato presso l’Aurum in collaborazione con la Compagnia Nazionale di Danza Storica. Un concerto coreografico in occasione del quale il pubblico sarà “invitato a corte” tra musica, abiti d’epoca e danze settecentesche.

Visti i tanti colori del Colibrì, in un appuntamento da camera abbiamo deciso di assaporarne uno alla volta! Quattro colori come quelli in programma in questo singolare concerto. La chiusura della stagione sarà affidata ad uno dei più importanti flautisti al mondo, Andrea Oliva, primo flauto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che eseguirà il virtuosistico concerto per flauto di J.Ibert. Le ultime note della stagione sapranno ancora una volta di “danza” passando dal Rigaudon e Menuet di Ravel alle Antiche arie e danze di Respighi; insomma una stagione da non perdere!

Andrea Gallo, Direttore artistico Colibrì Ensemble